PROMOTECNICA RC

Soluzioni innovative per il “Ciclo integrato dell’Acqua” “Ambiente” – “Industria”

Progettare impianti di acquedotti del servizio idrico integrato

criteri di scelta tra un acciaio inossidabile AISI 304 e un AISI 316

Nel caso della progettazione di impianti per la distribuzione di acqua potabile che utilizzano anche ipoclorito di sodio per la disinfezione risulta fondamentale, per esempio, la scelta del materiale per le tubazioni delle camere di manovra dei serbatoi.

Solitamente, questa scelta dipende da vari fattori. Vediamo insieme i parametri principali da considerare:

  • concentrazione degli agenti aggressivi (es. ioni cloro e fluoro)
  • temperatura di esercizio
  • velocità del fluido sulle pareti del materiale
  • finitura superficiale
  • collegamento con altri materiali.

A parità di parametri, nessuno di quelli sopracitati può farci propendere per un AISI 304 rispetto ad un AISI 316. E’ necessario, di conseguenza, prendere in  considerazione altri fattori più specifici.

Gli altri fattori da prendere in esame sono i seguenti.

PER IL MATERIALE

  • composizione chimica
  • struttura
  • disegno del particolare
  • modalità di messa in opera.

PER L’AGENTE CORROSIVO

  • composizione chimica
  • concentrazione
  • temperatura
  • velocità relativa rispetto al materiale

pros and the cons – (pro e contro)

differenze sostanziali nella composizione chimica tra acciaio inox AISI 304 e 316 sono:

  • la presenza di molibdeno
  • una concentrazione più elevata di Nickel.

L’AISI 316, di conseguenza, risulta più resistente dell’AISI 304 a diversi fattori quali:

  • esposizione in ambienti salini
  • aggressione da cloruri.

Bisogna però considerare che l’AISI 316 non è del tutto immune in presenza di determinate concentrazioni di cloruri. Parlando di tubature, quindi, il fattore che può fare la differenza (più che la struttura e il disegno del particolare) è la modalità di messa in opera. Se siamo in presenza di saldature, il consiglio è sempre lo stesso: utilizzare acciai a basso tenore di Carbonio (AISI 304L – AISI 316L).

Metodi di disinfezione acquedotti: a cosa fare attenzione?

La clorazione è il metodo di disinfezione più diffuso per l’igienicità dell’acqua, anche se, di base, l’ipoclorito di sodio non ha mai un buon effetto sull’acciaio inox. E’ vero, però, che la concentrazione dei cloruri diventa aggressiva nei confronti di questi acciai quando supera i 300 ppm (parti per milione). Per cui, una percentuale dello 0.4 mg/L è ben al di sotto della soglia problematica.

Oltre a quello appena detto, anche la temperatura e la bassa concentrazione di cloruri non dovrebbero dare problemi di esalazioni a lungo termine in luogo chiuso. Risulta, però, sempre consigliabile un’areazione periodica delle zone coinvolte. La velocità relativa rispetto al materiale, non varia per entrambe le scelte. In conclusione, un AISI 304 potrebbe essere sufficiente per questo utilizzo ma, considerata la sempre più elevata presenza di cloro e di sali minerali nell’acqua potabile è consigliabile optare per un AISI 316.