Gli spechi di fognatura, tutti, per ragioni igieniche, realizzati a sezione chiusa, hanno forme geome-triche caratteristiche e differenziate in funzione del tipo di rete.
Nel caso di reti separate:
° le acque bianche vengono incanalate in spechi a sezione circolare. In caso di collettori o emissari a servizio di vasti bacini e per i quali è previsto il vettoriamento di portate elevate, si ricorre all’adozione di più spechi a sezione circolare funzionanti in parallelo. Non sono infrequenti casi di adozione di sezioni rettangolari di grandi dimensioni. In queste, per contenere lo spaiamento delle acque in concomitanza di piccole portate, si ricorre all’accortezza di sagomare il fondo con doppia falda convergente verso il centro;
° le acque reflue vengono evacuate in spechi a sezione circolare di dimensione compresa da un minimo di 250 mm ad un massimo di 800 mm (Tubi di Grès e P.V.C.). Nel caso di necessità di adozione di spechi di dimensione superiore, si ricorre all’impiego di spechi di sezione semi ovoi-dale fino alla dimensione 70×70 cm e, successivamente, per dimensioni maggiori si adottano spechi ovoidali fino alla dimensione 160×240 cm .

Nel caso di reti unitarie le acque, sia reflue che di pioggia, vengono trasportate, come già detto, in unica canalizzazione realizzata, per le piccole e medie portate, con spechi a sezione circolare. Per dimensioni maggiori a diametri commerciali, si adottano spechi ovoidali senza banchina. I grandi collettori ed i canali emissari vengono realizzati con spechi con sezioni banchinate di notevoli dimen-sioni (fino a 3200×3200 ed oltre)

Il ricorso all’adozione di sezioni policentriche ovoidali sia per la rete nera di sistemi separati sia per le reti miste è dettato da necessità idrauliche. Le portate nere, di limitata entità se raffrontate alle portate bianche prodotte dalla stessa area servita (rapporti nero/bianco compresi tra 1/100 e 1/600), debbono essere vettoriate con velocità sostenuta sia per ridurre i tempi di permanenza del liquame in fognatura, sia per ostacolare fenomeni di sedimentazione delle sostanze organiche ed inorganiche presenti nei reflui. Lo scopo viene conseguito ricorrendo all’impiego di spechi a sezione circolare per piccole canalizzazioni ed a sezione ovoidale per dimensioni medie e grandi. In questi ultimi le portate delle acque reflue vengono ad interessare la zona caratterizzata da forte curvatura ed elevato valore del raggio idraulico, fattore determinatore di elevata velocità di flusso.