PROMOTECNICA RC

Soluzioni innovative per il “Ciclo integrato dell’Acqua” “Ambiente” – “Industria”

ACQUEDOTTO

Il termine acquedotto ha etimologia latina derivando da “aquaeductus” cio ècondurre acqua.
Pertanto secondo la detta accezione etimologica è da definire acquedotto qualunque opera adatta al trasporto dell’acqua; pertanto rientrerebbero negli acquedotti anche le condotte a scopo irriguo, di produzione di energia elettrica e le stesse fognature.
Invero l’accezione più comune che è poi quella consolidatasi nel tempo è ben diversa.
Infatti con acquedotto si intende il complesso delle opere per la captazione, il trasporto, lo stoccaggio e la distribuzione delle acque intese come materie prime.
Con tale definizione vengono quindi escluse e le fognature e le opere di derivazione di acqua per scopi idroelettrici, nonché le canalizzazioni di bonifica ed i diversivi.
Tuttavia nella sopra riportata definizione rientrano anche le opere irrigue, infatti si può parlare di acquedotti irrigui.
Questi si possono suddividere, sempre a seconda dell’uso che si fa
dell’acqua in:

  • acquedotti urbani;
  • acquedotti rurali;
  • acquedotti industriali;
  • acquedotti misti.

L’uso idropotabile è ovviamente quello prevalente nel caso di acquedotti urbani e rurali.
I primi sono rivolti alla città dove gli usi rurali sono pressoché nulli mentre vi può essere qualche utilizzo industriale.
Per quelli rurali si ha un certo compenso tra l’uso idropotabile dell’uomo e quello del bestiame (è necessario sottolineare che sono e devono essere comunque esclusi usi irrigui seppure di piccoli orti).
Diversamente negli acquedotti industriali può anche venire meno la caratteristica di potabilità dell’acqua in quanto questa dovrebbe servire solo come materia prima per il ciclo di lavoro della industria.
A volte la caratteristica idropotabile è richiesta nel caso che con la stessa acqua vengano soddisfatte le necessità idriche degli addetti all’industria.
Sovente si hanno acquedotti misti dove le varie funzioni vengono assolte contemporaneamente .
E’ tuttavia da rilevare che gli acquedotti misti sembrano irrazionali quanto meno per il fatto che le industrie potrebbero utilizzare acque meno pregiate di quelle potabili e poi per la difficile gestione della sovrapposizione dei consumi nel tempo.

Argomenti riportati da

“Università degli Studi di Ancona Istituto di Idraulica”

prof.ing. Ignazio MANTICA

Lezione di costruzione idraulica Cap. VII “Acquedotti”

Il buon uso dell’acqua – L’acquedotto e la distribuzione dell’acqua